Lavoro, l'Emilia-Romagna fa 'Gol': in 5 mesi già prese in carico oltre 38 mila persone disoccupate

68% donne, uno su cinque under 29, la maggioranza tra i 40 e 54 anni

In meno di cinque mesi sono stati decine di migliaia gli incontri per approfondire competenze professionali ed esperienze lavorative, ma anche l’analisi di ogni singola situazione, con un orientamento personalizzato. E poi, la stipula di un Patto per il lavoro tra persone in cerca di occupazione e chi possa fornire un supporto per rientrare nel mercato del lavoro.

Così corre in Emilia-Romagna il Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori - GOL, per cui è stato superato l’obiettivo di 38.040 disoccupati presi in carico entro il 2022, grazie a una sinergia pubblico-privato tra i Centri per l’impiego e gli enti accreditati nelle logiche della Rete attiva per il lavoro.

Il Programma Gol realizza una delle ‘missioni’ del Pnrr, quella che prevede la riforma delle politiche attive del lavoro, ed è finanziato con 4,4 miliardi di euro, oltre ai 500 milioni di euro a valere su React-Eu. Per la sua concreta attuazione, l’Emilia-Romagna può contare su una prima assegnazione di oltre 55 milioni di euro, a seguito del riparto nazionale del 20% della dotazione complessiva del Programma.

"Con anticipo abbiamo centrato e superato l’obiettivo prefissato, commenta l’assessore allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla. Col Programma Gol si concretizza un investimento senza precedenti sulle persone, sulle loro competenze, capacità e talenti e si attua un nuovo sistema per le politiche di orientamento. Le oltre 40mila persone prese in carico al 10 dicembre entreranno ora in un percorso di formazione e i Centri per l’impiego, in collaborazione con i soggetti privati accreditati al lavoro, sono già all’opera per creare la mediazione col sistema delle imprese. Col nuovo anno possiamo dunque attuare le misure necessarie per la ricucitura sociale nella mediazione fra domanda e offerta, nell’arcipelago del mondo del lavoro dipendente e autonomo, utilizzando tutte le risorse stanziate. Presenteremo i dati completi e aggiornati di Gol a fine febbraio a un’iniziativa sulle dinamiche del lavoro, a cui abbiamo invitato il ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone". 

In Emilia-Romagna il Piano attuativo Gol (pdf1.44 MB) si inserisce in una visione strategica e unitaria della programmazione dei fondi europei, nazionali e regionali che ha come riferimento il Patto per il Lavoro e per il Clima.

Il monitoraggio

Da luglio a tutto novembre sono state effettuate in Emilia-Romagna un totale di 37.614 prese in carico GOL. Persone disoccupate, beneficiari di reddito di cittadinanza, in Naspi o con DisColl, indennità di disoccupazione mensile (prestazione a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione).

Quasi il 68% è donna (23.254 femmine e 14.360 maschi), uno su cinque è under 29 mentre la fascia di età maggiormente rappresentata, 36,1%, è quella compresa tra i 40 e 54 anni, seguita dagli over 55 (21,6%) e da dai 30-39enni (21,5%).

La presa in carico GOL è caratterizzata dalla stipula di un Patto per il lavoro a cui è associato un profilo qualitativo: per ciascun utente è stato stabilito a quale intervento di politiche attive possa o debba accedere. Quattro le tipologie di percorso, con i conseguenti 4 cluster GOL di riferimento. Per 6 utenti su 10 (23.912 persone, il 63,6% del totale) è previsto il reinserimento lavorativo, in quanto presentano un profilo di disoccupato compatibile con le offerte di lavoro del mercato e senza nessun bisogno formativo.

Un utente su quattro (8.938 persone, il 23,8%) necessita di un aggiornamento professionale, ovvero un profilo compatibile con le offerte del mercato del lavoro ma non del tutto adeguato: per loro è prevista una formazione di breve durata di aggiornamento professionale. Per 3.399 persone, il 9%, occorre una e vera propria riqualificazione (formazione intensiva o qualificazione) poiché si tratta di persone con un profilo poco spendibile sul mercato del lavoro.

Sono, invece, 1365 (3,6%) i destinatari più vulnerabili, quelli che presentano ostacoli e barriere di natura personale e sociale e per i quali dovrà essere attivata anche la rete dei servizi territoriali, quali i servizi sociali, sanitari, ecc.

Il lavoro di profilazione è stato realizzato dai Centri per l’Impiego. I programmi con soggetto attuatore enti accreditati sono stati 30.506, mentre sono 7.108 quelli con attuatore i Centri per l’impiego.

Per approfondire 

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ultima modifica 2022-12-27T11:50:54+02:00
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