A chi è rivolto il servizio

Alle lavoratrici madri anche in caso di adozione. In casi straordinari, per esempio rinuncia della madre al congedo, può essere fruito dal padre.

Di cosa si tratta

Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza e il puerperio e consiste in un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro per la madre che copre un arco di tempo pari a 5 mesi a cavallo del parto, ovvero due mesi precedenti la data presunta del parto e tre dopo, oppure 1 mese e 4 o infine 5 mesi subito dopo il parto. Questi ultimi due casi previa presentazione di certificato medico.

Come fare domanda

La domanda va inoltrata prima dei due mesi che precedono la data prevista del parto e comunque mai oltre un anno dalla fine del periodo indennizzabile, pena la prescrizione del diritto all'indennità.

Prima dell’inizio del periodo di congedo di maternità, la lavoratrice deve far pervenire all’Istituto il certificato medico di gravidanza, per il tramite di un medico del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato, che provvederà all’invio telematico dello stesso.

La lavoratrice è tenuta a comunicare la data di nascita del figlio e le relative generalità entro 30 giorni dal parto. Le lavoratrici e i lavoratori possono presentare la domanda di congedo di maternità o di paternità alternativo online all'INPS attraverso il servizio dedicato.

Quanto spetta

L’80% della retribuzione media globale giornaliera calcolata sulla base dell'ultimo periodo di paga precedente l'inizio del congedo di maternità. Molti CCNL lo elevano al 100%.

Normativa e circolari di riferimento

Testo Unico della maternità D. Lgs 151/2001 e s.m.i.

Messaggio 2409 del 31/07/2025 modalità semplificata di consultazione delle pratiche.

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