Sin dalla prima versione approvata con DGR n. 1996/2019, il Piano straordinario di Potenziamento dell’Emilia-Romagna annovera tra le proprie linee di intervento le spese per gli investimenti sull’insieme delle sedi operative, centrali e periferiche, dell’Agenzia regionale per il lavoro.

Nello specifico, il Piano prevede che: 

  • oltre all’acquisizione di nuovi spazi e all’ampliamento di quelli già presenti, sono necessari interventi di ristrutturazione e ammodernamento nella quasi totalità delle sedi attualmente in uso;
  • la quasi totalità degli interventi verrà realizzata attraverso l’erogazione a favore delle amministrazioni comunali del territorio regionale di contributi per gli investimenti destinati alla ristrutturazione, all’ammodernamento, ovvero all’acquisto di nuove sedi per i CPI.

Quest'ultima scelta poggia su quanto espressamente sancito dall’art. 3 della L. n. 56/1987, che pone in capo ai Comuni l’onere della messa a disposizione dei locali necessari per il funzionamento dei servizi pubblici per il lavoro, ed è in questo caso motivata dal fatto che la quasi totalità dei locali adibiti a sedi dei CPI regionali si è mostrata sin da subito inadeguata, anche in termini dimensionali, a ospitare una dotazione organica incrementata in misura straordinaria.

La rete dei Centri per l'impiego regionali

La collaborazione col Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna

Gli aggiornamenti al Piano